Primi

Attimi di insolita felicità…

Pioveva qualche giorno fa. Un lento e delicato fruscio attraversava le mattonelle umide, le gocce scandivano i secondi e l’aria pian piano veniva fuori.
Respiravo lentamente quasi per timore di rompere quel suono, i piedi scalzi mi davano la sensazione di sentir ancor di più, trattenevo il fiato e mi pareva di non respirare.
Sentivo le voci che si levavano tutte insieme, il suono del clacson, le corse di chi per timore di bagnarsi correva frettolosamente.
Chiusi gli occhi, appoggiai la fronte sul vetro, dentro allo stomaco avevo una strana sensazione, ma non riuscivo a capirlo.
Quelle gocce si adagiavano sul mio volto e piano si facevano strada dentro di me.
“Respira” mi dissi. È un movimento lento fatte di piccole pause e non vi è alcuna necessità di trattenerlo.
Ero preda di una malinconica debolezza, una miriade di piccoli respiri intervallati da puntini.
Sentivo la vita.
La sentivo sotto ai piedi che scorreva, dentro di me che rovistava e scavava fino a trovare pezzi che profumavano di gelsomino, ferite che lasciano segni che solo chi ti sa guardare davvero riesce a vedere.
Troppo e poi niente.
Solo per la voglia di esser compresa.
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Pomodori ripieni con riso integrale
-Pomodori
-150 gr. di riso integrale
-1 cipolla piccola
-3 zucchine
-Sale, pepe, origano
-Olio extravergine di oliva
Come si prepara
Lavate i pomodori asciugateli e tagliate la calotta superiore, svuotateli togliendo tutti i semi e lasciateli capovolti affinché perdano tutta l’acqua.
Nel frattempo, tagliate la cipolla non troppo sottile, lavate e sbucciate le zucchine e fate a pezzetti anche la parte di polpa di pomodoro.
In una casseruola unite le verdure con la cipolla e lasciate che cuociano fino a che non si saranno ammorbiditi.
Nel frattempo, fate cuocere il riso ma non troppo terminerà la cottura in forno.
Amalgamate tutto insieme e aggiustate con sale, pepe, origano e olio extravergine di oliva. Riempite i pomodori e fate cuocere in forno per circa 20 minuti a 180°.
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0 commenti

  1. Quegli attimi sono sempre così intensi, così indimenticabili… A volte il troppo non è adatto, anche se lo capiamo poi, e il niente spinge a ripartire. I tuoi pomodori ripieni sono proprio come quelli che piacciono a me, senza formaggio. 🙂

    1. A volte il troppo lacera. Crea ferite enormi che lasciano spazio ad un vuoto difficile da colmare, ma come hai scritto tu da qualche parte bisogna pur ricominciare. Raccogliere tutte quelle gocce e affidarle a qualche altra anima che sappia cosa sia l’amore. Di quell’amore senza limiti nè regole, dove l’unico sguardo è rivolto al futuro e mai al passato!
      Li amo anche io senza il formaggio come te! Grazie e buon pomeriggio

  2. Come la neve mi fa sentire completa e invincibile, con la stessa intensità la pioggia in me crea sempre malinconia, perchè scatena i ricordi di ciò che poteva essere e non è stato, una nostalgia del non vissuto contro la quale è impossibile combattere. In questi casi, prima mi arrendo, senza rancora, prima passa. Sei davvero una bella scoperta tu <3 e anche i tuoi pomodori si manifestano totalmente delicati e autentici, come te.

    1. È un po’ come dici tu Margherita, anche la neve può suscitare questo stato d’animo. Anche se a me dà una sensazione di freddezza, di quella che accarezza il cuore quasi fino a pungerlo. E malamente cerco poi, di spiegare le pause tra un battito e l’altro.
      La pioggia bagna, ma poi scivola via fino ad attraversare le dita e frammentarsi sul suolo lasciando ciò che ne resta!
      Sono contenta anche io di scoprirti poco per volta. Un abbraccio e buona giornata

  3. Quando piove e specie in estate mi attraversa la malinconia e devo distogliere i pensieri per evitare di soffermarmi troppo…all’inizio mi piace poi diventa sofferenza e cerco il respiro della terra e lo trovo salutare, vibrante! Le tue riflessioni mi coinvolgono sempre tanto.
    I pomodori ripieni di riso li ho fatti ieri diversi dei tuoi senza formaggio pure i miei. Non é estate altrimenti!
    Un grande abbraccio

    1. Forse parliamo della stessa malinconia che scava e lascia segni sotto pelle. Ed anche i profumi sembrano più intensi, i fiori si tingono di un colore più luminoso, i pensieri si sciolgono dietro quel momento e ci si sente più liberi di immaginare. Come se si avesse mille vite addosso!
      Curiosa poi di vedere la tua versione dei pomodori.
      Un abbraccio a te Patrizia ☺️

  4. Sai Melania lei tue parole, i tuoi racconti sono sempre bellissimi e dolcissimi…mi piace tanto soffermarmi la sera, quando finalmente trovo un po di serenità, e leggerli….. Sei veramente brava potresti scrivere un libro! I pomodori ripieni di riso sono i miei preferiti in estate!!!buona serata ..baci

  5. Ti sembrerà strano, ma a pochi giorni dalla partenza guardo speranzosa quelle nuvole nel cielo. Le guardo aspettando che portino un po’ di pioggia, un attimo di respiro che mi faccia alzare lo sguardo, anche solo per poco, senza vergognarmi. Ho bisogno di quella pioggia che rinfreschi i pensieri e del vento che li spazzi via dalla mente, lasciando spazio al sole di splendere, più luminoso e più caldo di quanto stia già facendo. Inondarmi coi suoi raggi e farmi trascinare lì, dove il mare e il cielo si incontrano nel blu più intenso. E, seduta in riva al mare, aspettare che diventi del colore di questi pomodori, senza aver paura che possa venir su la luna. Ti abbraccio forte.

    1. Arriverà ogni cosa Paola. Ci saranno piccole gocce di pioggia a rinfrescare i pensieri, un sole a scaldar le ossa ed un lieve venticello a spettinare i tuoi capelli. Ti auguro un buon viaggio pieno di ogni cosa che desideri tu! E al nostro ritorno ci racconteremo e sorrideremo anche delle piccole cose.

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