Dolce

I cannoli di nonna Pina.

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“Non ci sono dosi esatte per preparare i cannoli.”
Esordiva così nonna Pina, quando con passi silenti si faceva strada verso la cucina.
Nulla era mai uguale lì dentro.
Sembrava compiersi un rito fatto di gesti dolci e lenti.
Ed io, ero poco più che una picciridda quando da lontano la osservavo. Quasi a voler raccogliere tutti i suoi segreti, imprimerli sul cuore e portarli con me.
Ricordo che a svegliarmi era il rumore della moka che borbottava sui fornelli e la tv che nonno accendeva per guardare il telegiornale. Mentre lei svelta si era già infilata il grembiule.
“Ci voli tempu” diceva e “gli ingredienti devono essere tutti a portata di mano.”
Preparava la farina, aggiungeva lo zucchero, il cacao, un pizzico di sale, poi lo strutto e l’uovo. Mescolava con le mani e piano piano aggiungeva il Marsala fino a quando sentiva che la consistenza dell’impasto si era fatta diversa.
Lo riponeva in frigo e si asciugava la fronte.
Quel gesto pareva suggellare tutte le sue fatiche.
“Ora bisogna aspettare, e lasciare che il panetto riposi in pace” esclamava.
Me ne stavo muta e le correvo dietro come fossi la sua ombra.
Ogni tanto mi sgridava “i picciriddi a ghiucari fora ca bici anni iri.” Ma io manco la stavo a sentire.
Quando arrivava il momento di friggere i cannoli pareva volesse infilarci tutte le sue ansie in quell’olio bollente.
Sembrava dovesse superare un esame.
“Viremu comu vinnunu stavota”
I cannoli erano buonissimi. Ma nessuno le dava mai soddisfazione.
Solo per spingerla a far meglio.
Ma lei sapeva. E sorrideva.
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Non ho dosi per i miei cannoli. Vi lascio gli ingredienti che ho usato.
Cannoli siciliani alla ricotta.
Cosa occorre:
Farina
Zucchero
Cacao
Uovo
Strutto
Marsala
Un pizzico di sale
Olio per friggere
Per il ripieno:
Ricotta
Zucchero a velo
Gocce di cioccolato
Su una spianatoia ho formato una fontana, aggiunto lo zucchero, il cacao, un pizzico di sale, lo strutto e l’uovo. Ho impastato il tutto ed ho aggiunto il Marsala fino ad ottenere un impasto elastico.
Ho avvolto nella pellicola e lasciato riposare in frigo per almeno mezz’ora.
Nel frattempo ho lavorato la ricotta al setaccio fino ad ottenere una crema soffice. Ho aggiunto lo zucchero a velo e mescolato. Infine le gocce di cioccolata. Ho riposto la crema in frigo per almeno 30 minuti.
Successivamente ho steso la pasta su di un piano infarinato e ricavato dei dischi sottili di 10cm circa.
Li ho avvolti sui cannelli appositi leggermente unti ed ho chiuso i bordi con dell’albume sbattuto.
Ho versato in un pentolino abbondante olio. Li ho lasciati friggere con tutto il cannello poco per volta e fatti scolare su carta assorbente.
Lasciate raffreddare e riempite solo prima di servire.
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0 commenti

  1. Con ansia aspettavo il tuo post e vedo che esso ha dato ragione all’attesa, perché oggi sono ancora più confuso di altre volte, perché sono combattuto tra due dolcezze, quella di un’adorabile nipotina che ricorda “Nonna Pina” e un dolce tra i più deliziosi di tutta la cucina della tua amata Sicilia. La prima dolcezza mi ha commosso e te lo dico io, che sono un nonno, e so cosa si prova quando un nipote, magari dopo anni, ha ancora questa tenerezza che filtra chiaramente dalle tue amorose parole e credo che tua Nonna, le avrà accolte con le braccia aperte e stanotte, son sicuro, in sogno ti apparirà e un bacio sulla fronte ti lascerà, carissima Melania.
    La seconda dolcezza poi è più realistica e non legata ad un valido, ma impalpabile sentimento d’amore, ed è una provocazione che, anch’essa, per me, ha un valore di un piacevole e gustosissimo ricordo quando in Agosto, a Taormina, alle due di notte, aspettavamo che i cannoli, fossero appena fritti e, ancora caldi, li vedevamo riempire di ricotta e poi lasciarsi prendere dalla goduria di tale saporoso e delicato piacere nell’improvvisa dolcezza che giungeva, con una mescolanza di sapore davvero divina.
    Ecco vedi i nostri ricordi sono simili tu per la Nonna, io per il nipotino, tu per i tuoi cannoli ed io per il ricordo che ho ancora di essi, solo contrapposti sono, ma è giusto che sia così, se misuriamo la distanza temporale che ci divide. Ed è comunque sempre bello leggerti e apprezzare i tuoi ricordi e le tue dolci tentazioni.

    1. Faccio il possibile per rispettare questo “impegno settimanale.” Seppur a volte con molta fatica. Ma ormai, come te è qualcosa di cui non posso far a meno. È un incontro, fatto di chiacchiere, di scambi, di sensazioni che si mescolano a vecchi ricordi per dar vita a qualcosa di nuovo. Come i “cannoli di nonna Pina.” Intrisi di profumo, sapore e magia. Pieni di quella nostalgia che ci permette di tornar indietro (così come è accaduto a te) e (ri)vivere l’armonia di qualcosa che ora non c’è più. A presto e buona settimana Francesco. 🙂

  2. Oh mannaggia è ancora una volta non si riesce ad avere queste magiche dosi usate dalle nostre nonne… Che credo fossero i cannoli veri quelli intrisi di saggezza, pazienza,sacrificio e immensa bontà un mix di sentimenti unici raccolti in un dolce simbolico ed eterno ???? Complimenti un post che anch’io sento molto vicino.

    1. Ketty a dire la verità io son cresciuta esattamente così. In cucina si sconosceva quasi del tutto la parola bilancia. Nulla veniva pesato, misurato. Ma ad occhio ci si accorgeva e si capiva. Lo stesso fece mia mamma. Nessuna bilancia! Io la presi un po’ prima di aprire il blog. Ora, non potrei farne a meno. Ma ogni tanto lascio mente, cuore e mani liberi di agire.
      Un abbraccio 🙂

  3. Purtroppo credo di non poter neanche lontanamente immaginare quanto dovevano essere buoni quei cannoli fatti da mani con decenni di esperienza. Doveva essere quasi magico poterla guardare mentre preparava queste delizie.
    Comunque anche i tuoi sono assolutamente stupendi, e fanno venire l’acquolina in bocca. Non sai quanto vorrei poter allungare la mano e rubarne uno

    1. Aveva un non so che di magico osservarla. Anche se passavo ore e ore senza far nulla. Ma a me piaceva. Certi gesti, quei movimenti li ricordi come fossero accaduti ieri.
      Potessi mandartene uno lo farei volentieri…
      Un abbraccio e buona settimana Elena.

  4. Cannoli siciliani fatti a regola d’arte da una siciliana d.o.c. Non sono mai stata in Sicilia per cui non ho avuto modo di assaggiarli “sul posto” ma la vicina di casa di una mia amica (siciliana pure lei), una domenica pomeriggio, ci ha deliziati con queste meraviglie. Che dire delle nonne poi? Solo a leggere mi è tornata in mente la mia, anche lei con il grembiule sempre legato …. Che nostalgia ma quanto amore ricevuto. A presto!!!!!

    1. Sono felice di leggere che ne conosci il sapore. È una di quelle cose che almeno una volta nella vita bisogna assaggiare. Come gli arancini, la cassata…e chi più ne ha, più ne metta!
      Oppure, li assaggerai direttamente dalla sottoscritta. Sedute a ricordare e chiacchierare…
      Un dolce abbraccio a te

  5. che storia bellissima hai raccontato, sembra un po’ quella della focaccia di mia nonna salvo che il dialetto sarebbe veneto, più esilarante e meno sacro del siculo, che ha una bellezza e una magnificenza uniche. E che splendidi cannoli, mi piacerebbe rifarli ma la verità è che mi intimidiscono e non poco, mi accontento di ammirare i tuoi

  6. Che dire amica mia! Ogni volta resto incantata, lo sai!!!!! ❤ Avere dei ricordi così belli che profumano di casa e di amore!! Grande nonna Pina con la sua saggezza!!e grande tu che non sei da meno !!! Non so se mi cimenterò mai in questa ricetta ma la tentazione è grande! Per ora assaggio i tuoi !!!! ????????❤????

    1. Io lo so che tu hai poco tempo e quello che ti resta lo trascorri con i tuoi angioletti. Ma tu, sai che un giorno semmai avessi voglia di scoprire il sapore della mia terra hai una ricetta qui tutta per te.
      È il cibo a rievocare i ricordi. Raramente accade il contrario. Sono i profumi, i gesti, le parole…e per me, non c’è nulla di più bello che condividerli in questo spazio. Che diventa sempre più un diario lasciato aperto…❤️

    1. Io ho ricordi vividi dei momenti trascorsi con lei. Come fossero accaduti ieri.
      E il blog, attraverso la cucina mi aiuta molto a riviverli. È un piacere per me condividerli…un abbraccio fortissimo a te:)

  7. Ci sono ricette speciali, che si riconoscono al primo sguardo. Eccone una, l’ho subito pensato ancora prima di leggere tutto e vedere ogni foto. Queste ricette emanano una luce diversa, che arriva in modo forte a chi le incontra e scopre una storia dolce, ancor più dolce del contenuto. Il tuo flusso di ricordi intreccia ricotta e cioccolato, una figura familiare importante e quell’immagine dell’olio bollente in cui tuffare le ansie… mi piace proprio. Le vedo, le ansie, friggere via, evaporare nell’aria. Come sembra facile farle sparire… e come sarebbe bello avere ancora oggi una nonna capace di insegnare come si fa…

    1. Alcune cose, inspiegabilmente restano dentro. Senza neppure sapere come. Prendono un posto, come se gli spettasse da sempre. E questa ricetta insieme ad altre rientra fra queste. È fra quelle che scaldano il cuore. Una di quelle che si trascina dietro così tanta luce da illuminare i giorni bui. Da friggere le ansie e vederle volare altrove…
      E chissà magari impareremo da sole…

  8. Lara ti ringrazio tanto! Ma in fondo non è difficile raccontarsi. Specie se questo avviene tramite i ricordi e il cibo.
    E questo in certi casi bisogna prepararlo con tanta tanta pazienza. Ma nulla è impossibile. Ti abbraccio e buonanotte

  9. Mentre leggevo mi sono immaginata una piccola rospina attaccata alla gonna della nonna che guardava, totalmente rapita, quelle mani, il loro essere così capaci di fare tutto e come il tutto riusciva sempre così bene…perché non c’è niente da fare: le nonne sanno fare qualsiasi cosa e nel farlo ci mettono tutta la loro passione!! Ma un cannolo per me c’è????????????????????? li adoro tantissimo!!!!

    1. È così tenera la tua immagine…accadeva ogni tanto di attaccarmi al suo grembiule. Poi, ricordo che finite le faccende domestiche mi faceva sedere sulle sue ginocchia e chiacchieravamo.
      Che belli quei momenti…
      E si! Tutti i cannoli che vuoi cuokka!
      Un abbraccio dolcezza.

  10. Che dire cara…sono una meraviglia! Benedetta nonna Pina che ti ha trasmesso la saggezza dei gesti amorevoli, che riempiono il cuore prim’ancora della pancia. Bravissima Melania! Prendo uno dei tuoi cannoli e penso a quanto siano preziose le nonne…Bacio grande, Mary

    1. Mary tengo i ricordi stretti stretti a me, per non rischiare che volino altrove. Me ne prendo cura, ed ogni tanto ci soffio su per regalare a voi l’incanto di quel momento. Tj stringo forte.

  11. Le migliori ricette (di solito quelle di mamme e nonne…) non hanno mai dosi. Sono l’occhio e l’esperienza che fanno la loro parte…e generalmente non falliscono mai. Io le adoro!
    E le faccio mie…
    Terrò cara anche questa tua, io sono lombarda e coi cannoli siciliani poco ci piglio, ma li amo, oh se li amoooooo
    bacione grande cara e buonissima giornata

    1. Sono le migliori ricette, forse perché l’ingrediente segreto era l’amore . Che mettevano in ogni cosa. C’era poco a quei tempi, forse niente oserei dire. Ma grazie a loro non occorreva altro.
      Tienila pure per te questa ricetta. 🙂 ne sono felice Simo nel donarti un pezzo della mia terra e di me.
      A presto.

  12. questi cannoli sono meravigliosi! io da tempo vorrei provare a prepararli ma non ho ancora trovato il coraggio! l’idea che si possa fare tutto ‘a occhio’ e ottenere un risultato così… beh, per me sarebbe un sogno! complimenti di cuore, mi sembra di sentire da qua il sapore genuino e antico di queste delizie!

    1. Diciamo che non è semplice, e che io in realtà ho impastato per tanto tempo senza l’uso della bilancia. È come se l’avessi tra le mani. Ma scoraggiarsi mai. Tutto è possibile e tu puoi riuscire. Ne sono certa.
      E poi, ne vale davvero la pena.
      Buon pomeriggio 🙂

  13. Mi piacciono molto queste ricette che sanno di calore, famiglia e spensieratezza. Ricordo sempre con molto piacere il poco tempo che ho avuto la possibilità di trascorrere con mia nonna: poco ma di qualità perché quei pochi anni le sono bastati per “seminare” molto!
    Naturalmente adoro i cannoli e questi hanno un aspetto davvero invitante!

    1. Sono fra le ricette che preferisco, ed il blog mi permette di tirarle fuori. Di amalgamarle, mescolarle e riviverle nuovamente.
      C’è ne sono davvero tante e pian piano le riscopro.
      Ed è bello condividerle con voi…
      Un immenso abbraccio e buon pomeriggio:)

  14. Ho la mamma di Palermo e lei, ancora oggi, quando prepara i cannoli siciliani e io le chiedo la ricetta mi risponde esattamente come la tua nonna “non ci sono dosi esatte” che è una cosa che a me fa impazzire perchè io senza dosi sbaglierei! ma una volta si faceva proprio così e i dolci o altre ricette avevano un segreto che nessuno forse poteva replicare allo stesso modo! Oggi sei una bellissima picciridda 🙂 che ha avuto la fortuna di poter descrivere anche una storia fatta di emozioni dietro questi dolci meravigliosi, e forse forse questo è il segreto più importante per la buona riuscita! Io sono a dieta da due giorni, quindi non ti dico quanta fatica stia facendo solo a guardare lo schermo!! ahaha … un abbraccio forte!

    1. Io invece, confesso Silvia di esser cresciuta così e che la bilancia è entrata in casa solo da qualche anno. Ne ho fatto volentieri a meno. Certo, si inciampa nelle difficoltà, che poche non sono, ma col tempo ho imparato. Ed i trucchi di nonna hanno aiutato tantissimo.
      Non sapevo delle origini di tua mamma…chissà quante meraviglie preparerà. E sono felice perché so per certo che avrai chiaro il sapore che la mia terra regala.
      Non oso immaginare, io non riesco affatto a far diete:(
      Resisti tesoro!

  15. Se mai riuscierò ad incontrarti nella Bella Sicilia, vorrei fosse in questo periodo. E mi piacerebbe poter assaggiare i cannoli fatti da te mentre mi racconti della nonna e di te ed io di me…grazie Melania!

    1. Piacerebbe moltissimo anche a me…e confido sempre più in questo piccolo spazio chiamato blog, che permette la nascita di legami che seppur lontani, sono poi, vicini col cuore.
      E tu lo sei. ❤️

    1. Grazie mille Tiziana! Sono felice ti siano piaciuti. È raro si possa sbagliare quando si sceglie col cuore. Quando quest’ultimo innesca una serie di ricordi che fanno bene all’anima. Ti abbraccio

  16. Eccoci qui a respirare finalmente l’aria di una cucina raccontata con l’affetto generoso di dettagli che ti fa rivivere ambienti e momenti passati…Ambienti come la cucina della nonna, un dialetto magico e riti unici come ingredienti di questi cannoli che ci hanno fatto perdere la testa! Confessiamo che non vedere le dosi ci ha subito dato il senso della cucina esperta pesata con gli occhi ma allo stesso tempo un po’ spaventate vista la voglia di riprodurli e la paura di combinare disastri…forse urge l’incontro chicchi di mela-pancette per uno scambio di segreti e ricette! Ti abbracciamo fortissimo e rimaniamo ancora un po’ a leccare la ricotta dalla ciotola ^^

    1. Nessuna cucina ha la stessa magia di quella di nonna, neppure la mania. Una cucina piccina, fatta di poche cose. Semplici ma buone. Ed io ne conservo gelosamente il ricordo.
      Così come custodisco quella poche ricette da lei tramandate, e che grazie al blog ho la possibilità di condividere.
      Direi che possiamo accordarci per tale incontro Pancette!!!! Non vedo l’ora, c’è davvero tanto da dire tra noi…
      Vi stringo ????????????

  17. Anche la mia nonna , quando mi raccontava le ricette, non mi diceva mai le quantità degli ingredienti e quando chiedevo un pò più di precisione mi guardava strano convinta di avermi già detto tutto l’indispensabile 🙂 questo non le impediva di sfornare prelibatezze…come i tuoi splendidi cannoli che assaggerei molto ma molto volentieri ! Un abbraccio

    1. Mi sono rivista per un attimo. Quando lei, certa di aver spiegato tutto non capiva il mio sguardo perso nel vuoto.
      Ho imparato col tempo, con l’esperienza e la pazienza che è la migliore alleata in cucina.
      Ho imparato che certe cose non serve spiegarle, provarle e riprovarle si. Fino ad ottenere il risultato desiderato.
      Per te, tutti quelli che vuoi…da sola non potrei mai finirli tutti.
      Un abbraccio 🙂

  18. Che delizia i tuoi cannoli e cosa farei per averne uno ora che ho così tanta voglia di dolcezza! Li hai farciti di ricotta e teneri ricordi…e di “parole sicule” che comprendo benissimo, e che mi fanno subito tornare sulla spiaggia di Pachino…! Ti abbraccio fortissimo 🙂

    1. Ed io volentieri ti metto da parte tutti quelli che vuoi, e poi, ci aggiungo un abbraccio per addolcire il tutto.
      Bella quella spiaggia…e belli i ricordi che arricchiscono la nostre giornate.
      Ti stringo forte forte 🙂

  19. Sono uno dei miei dolci preferiti in assoluto. Croccantezza e scioglievolezza che si fondono tra di loro. Bellissimo il racconto della nonna. Ah, che darei per avere qui un bel cannolo siciliano! 🙂

  20. La sapienza delle nonne, pratiche e decise, che in cucina erano le vere regine. Tutti fuori, rimane lei e i suoi cannoli magici, golosi peccaminosi… Uno dei miei dolci preferiti! ????

  21. Melania guarda, io sono una vera intenditrice di cannoli siciliani e ti assicuro che sono perfetti! Nonna sarebbe molto fiera di te, ne sono certa. Le nonne con le loro mani tanto ci hanno insegnato, oltre la passione per la cucina. La mia amava impastare; pane e pasta. E io ho preso le sue passioni. A me dava un pezzettino di pasta in mano e io cercavo di imitarla, sin dalla primissima infanzia. Così sto facendo con il mio nipotino. Gli dò il suo pezzetto di pasta, il suo piccolo tarocco, il suo mattarellino … e lui imita i miei gesti. Non sai che darei per avere qui almeno uno dei tuoi cannoli. Qua è inutile che io pensi di farli … la ricotta non ha niente a che vedere con la vostra. Le croste dei cannoli ho la fortuna di avere la mia amica Carmela che me li manda direttamente dai piedi dell’Etna ma la ricotta no … mi devo accontentare. Un grande abbraccio, a presto

    1. Se non ci fossero bisognerebbe inventarle. Loro…che con le loro mani, le loro parole, le pozioni, sembravano sistemare ogni cosa. Ed effettivamente, era così. Vivevano con poche cose eppure, erano felici.
      Certe volte, penso che sarei voluta nascere in altri tempi, perché questi ahimè, mi appartengono poco.
      C’è così tanta dolcezza nel rivivere attraverso tuo nipote ciò che vivevi tu…chissà che un giorno non ricordi questi piccoli momenti di dolcezza.
      Io da qui, ti manderei tutti i cannoli che vuoi e sono contenta di sapere che Carmela li spedisce.
      A presto Terry.

  22. Mi piace nonna Pina e mi piace che nella ricetta non ci siano i grammi, ma l’occhio!???? e questi post sono quelli che mi piace di più leggere. Se poi è vero che una ,e la non cade troppo lontano dal suo albero, io direi che tu cucini con i suoi occhi esperti!

  23. Il cannolo di per sè è una delle specialità dolciarie che preferisco, e in effetti tutti i doolci siciliani occupano posti privilegiati nella mia classifica di pasticceria… ma guarnito così, con una scena domestica di quotidianità e autentico amore, diventa decisamente il lusso più incompèarabile per la gola e il cuore. Grazie di avermi regalato questo tuo frammento di famiglia e di storia <3

    1. Adesso che mi ci fai pensare, non credo d’aver mai stilato una lista dei miei dolci preferiti. Bisogna subito rimediare.
      Questi, insieme a tanti altri dolci siciliani sono qualcosa di unico. E l’assaggio è tutto ciò che possiamo concederci. Ma io che sono recidiva, li preparo anche a casa.
      Ti stringo forte Marghe!

  24. Mitica nonna Pina, ma quanta bellezza nei tuoi cannoli, ne sento la fragranza e il delicato sapore della crema, sarà che li adoro e quando ero in Sicilia li mangiavo per pranzo!! Bravissima Melania, sono spettacolari!! Un abbraccio!!!

    1. È difficile resistergli.
      Per il sapore, la croccantezza della cialda…e quando si fa tappa in Sicilia bisogna necessariamente assaggiarli.
      Sono contenta ti piacciano Silvia! Un abbraccio a te:)

  25. Sono forse questi i cannoli più famosi del web?!?! Io credo di si… li ho visti dappertutto e mia cara, se lo meritano alla grande! Sono in partenza per l’Italia, a Firenze c’é una pasticceria siciliana pazzesca che guardavano é proprio davanti alla mia banca dove devo sbrigare delle pratiche…. sappi che mentre affonderò i denti in quella meraviglia ti penserò intensamente. Intanto ti batto le mani per questi qui, che sono semplicemente perfetti. Un bacione Melania.

    1. Ahah! Sorrido Marghe…effettivamente hanno riscosso parecchi consensi. E sono contenta che apprezzi.
      Corri in quella pasticceria e tuffati in un buon cannolo. Ne vale la pena.
      Intanto ti stringo forte e ti auguro un buon viaggio. 🙂

    1. Sa essere il nostro miglior amico il tempo, se vogliamo. Basta accoglierlo. Lui sa dove e quando condurci. Sono felice di trovarti qui e grazie immensamente per i complimenti. Sei la benvenuta. Buon lunedì :))

  26. Finalmente arrivo, seguendo la scia della crema di zucchero e ricotta che riempie uno dei miei dolci preferiti. Ed ecco che vengono accolta e coccolata da una storia di famiglia. Leggo di tua nonna e ti immagino, piccolina, che osservi le mani di tua nonna intenta ad impastare. La immagino col broncio scherzoso di chi fa finta di voler mantenere un segreto, ma poi lascia che ci siano occhietti vispi a carpirli tutti. E immagino te piccina, spargere gocce di cioccolato come fossero polvere di stelle su quel letto cremoso.
    E immagino di farli prima o poi, o chissà di poterli fare insieme 🙂

    1. È uno di quei dolci difficili da non apprezzare. Uno di quelli che fila dritto in cima alla lista “dei preferiti” e questo io lo so. E pure tu che in sicilia ci sei stata, e parte dei sapori e profumi li hai portati con te.
      Ultimamente i miei post girano intorno ai ricordi. Si susseguono l’un l’altro in maniera del tutto naturale.
      È come se ne sentissi il bisogno…
      E sono felice di condividerla. E fantasticare su quelle mani che si moltiplicano dando vita a qualcosa di nuovo.

  27. Che meraviglia mi piacciono tantissimo i cannoli, qui purtroppo non vendono il marsala, dovrei portarlo dall’Italia cosí magari potrei far assaggiare ai nostri amici cileni questa specialitá italiana. Anche mia madre non pesa mai nulla, lei mi dice sempre, un pugno…. quanto basta…. ti regoli ad occhio… 🙂 é troppo bello anche perché poi, quando preparo qualcuna delle sue ricette, ovviamente il risultato non é mai identico. Forse é anche questo il bello della cucina.
    Molto belli i tuoi racconti, continueró a leggerti con piacere!

    1. Mia madre, così come nonna non possedevano una bilancia in casa. Veniva tutto fatto ad occhio. E tutto, magicamente riusciva. Avevano quei modi, quei gesti semplici e quel loro modo di raccontare attraverso gli ingredienti che riesce quasi difficile scordarlo. É tutto lì il segreto. L’amore per ciò che si ha. Senza cercar altro, altrove. Sono felice di conoscerti, sei la benvenuta. 🙂

      1. é vero hai proprio ragione, anche adesso che sono adulta adoro osservare mia madre quando cucina, c’é davvero qualcosa di magico nel suo modo di fare ed é tutto cosí buono e sempre perfettamente condito e cucinato. Grazie e buona giornata!

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