Primi

Segreti, richieste e arruffianamenti vari…

Lei certi segreti li conosceva bene. E conosceva pure la maniera di arruffianarsi il marito quando in pentola bolliva qualcosa.
Era tutto calcolato e studiato nei minimi dettagli. E se aveva bisogno d’aiuto, adescava noi picciriddi come suoi complici.
“Non ci dite niente a vostro nonno Nunzio che quello non è scimunito e capisce tutto” diceva così Carmela. E per dimostrarle che quelle parole le avremmo tenute con noi e che mai sarebbero uscite da quella stanza, ci mettevamo le dita sulle labbra, giurando di mantenere il segreto.
Ma lui qualcosa avvertiva, perché scimunito non era, né ci piaceva che gli altri lo pensassero.
Perciò la mattina usciva presto da casa e lasciava Carmela libera di architettare. E mentre si incamminava, nonno Nunzio pensava che nulla era migliore di quel momento, per avanzare e rispondere a Carmela.
Ci mettevamo subito all’opera e complici di quel segreto aiutavamo Carmela a preparare.
Prendeva l’occorrente. Lo riponeva sul piano e mentre io ed i miei fratellini la guardavamo lei ci raccontava.
“Io c’ho solo un modo per fare colpo su vostro nonno Nunzio” ed è pure “l’unico modo per prendermi qualcosa” diceva Carmela.
“Ogni femmina conosce il proprio marito e pure le sue debolezze” e lei puntava su quelle.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
 
La osservavamo mentre impastava e per qualche istante si perdeva.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Ma una quiete dura sempre poco, e noi mossi da un’insistente curiosità le facevamo domande. Ci zittiva quasi subito. E senza batter ciglio ci metteva in riga.
Si distraevano i miei fratelli, mentre io me ne stavo attenta, perché di quel momento non volevo perdermi nulla.
E preferivo soprattutto quando dovevamo stirare la pasta per darle una nuova forma. Forma che non era casuale, ma le fettuccine che a nonno Nunzio piacevano tanto. Ricordo le mani sporche di farina e quanta delicatezza occorresse per realizzarle.
Bastava mettergli quel piatto davanti a Nunzio perché Carmela potesse avanzare richieste di qualunque tipo.
Ma lui scimunito non era. Si mangiava quel piatto di pasta e tra una forchettata e un’altra aspettava che Carmela parlasse.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Tagliatelle verdi con pomodori al forno e noci.


Cosa occorre:
300g di farina di semola di grano duro
1 uovo
100g di spinaci
Un pizzico di sale
Pomodori
Noci
Come procedere:
Iniziate dagli spinaci. Lavateli accuratamente e privateli di eventuali gambi duri. Prendete una padella e fateli appassire con un pizzico di sale per qualche minuto.
Successivamente frullateli nel mixer fino a ridurli in crema.
Formate una fontana con la farina, aggiungete il sale, l’uovo, la crema di spinaci e impastate. Dovrete ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Lasciatelo riposare coperto da un canovaccio almeno 30 minuti. In seguito potrete iniziare a lavorarlo per ottenere le sfoglie con la macchinetta. Quando la sfoglia sarà liscia e sottile potete ultimare il passaggio dandogli la forma delle tagliatelle. Aiutatevi sempre cospargendo la sfoglia di farina.
Prendete i pomodori lavateli accuratamente e disponeteli su una teglia rivestita da carta forno. Aggiungete l’olio, il sale, il pepe e fate cuocere per 15 minuti a 160º.
Lessate le tagliatelle in acqua salata e bollente, scolatele al dente e mettete da parte un po’ di acqua di cottura.
Saltate le tagliatelle aggiungendo, le noci e acqua di cottura. Unite i pomodori al forno e completate con olio a crudo, sale e pepe se occorre.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
 

0 commenti

  1. Deliziosa ricetta,bravissima,le tue tagliatelle sono perfette.
    Sai che mi piace tanto questa tua nuova fase di scrittura e di racconto,mi ricorda tanto il verismo di “un certo siculo” 😉 e che adoro immensamente.

    1. È la prima volta che le impastavo cosi. Le facevo semplici, ma già da un po’mi incuriosiva provarle con gli spinaci.
      La scrittura devo ammettere che arriva sempre dopo. Non è mai pensata, non almeno nel senso di averlo scritto prima il post. Arriva prima la cucina, gli ingredienti i profumi e da questi successivamente i pensieri. E la sento più mia…
      Un abbraccio Ketty 🙂

  2. Una meraviglia.. tutto. Che dolcezza nelle tue parole, che aromi in questo piatto.. a dir poco unico. <3 Bravissima stella.. i miei più sinceri complimenti!

    1. E se questo è ciò che suscita io ne sono estremamente felice.
      C’è un po’di me, dei miei colori, della mia terra, che amo profondamente e che sempre più riesco in questo luogo a condividere. Grazie Stella.

  3. vederti bimba,ora che ho la mia bimba,mi dona una tenerezza al cuore che non so esprimere… ti vedo,ti immagino e penso che mi piacerebbe tanto Ludovica assomigliasse almeno un poco a Melania bambina,dolcissima,vispa,attenta e curiosa perché desiderosa di scoprire il mondo è riempirsi di bellezza ❤

    1. Sono certa Elena, che lei, la tua Ludo sarà questo e tanto altro di più. Si intravede già dalle foto quella dolcezza spiccata, gli occhietti vispi di chi non vuol perdersi nulla. Siete una meraviglia ed io sono felice tu condivida con noi i suoi piccoli passi!
      Ti stringo forte forte e vi auguro un’estate colma di sole.

  4. aleggere le tue storie mi sembra sempre di tornare indietro, chissà se le nonne hanno tutte questo qualcosa in comune, se tutte in qualche modo dovevano riuscire a seguire vie traverse per arrivare ai loro uomini, fatto sta che a rileggerti, che si parli in Siciliano o in Veneto è proprio la stessa cosa. bellissima questa pasta e originale l’asciugapasta, io a scervellarmi su come fare ad asciugarle e avevo a portata di mano tutto l’occorrente!

  5. Io purtroppo non ho potuto conoscere nessuno dei miei nonni, ma doravo guardare mia nonna mentre cucinava e raccontava le sue storie di vita. Tua nonna doveva essere una gran volpona, ma mi sa che anche tuo nonno non fosse uno sprovveduto 😉 dovevano essere una coppia speciale.
    Adoro le tagliatelle verdi, da noi si fanno spesso. E mi piace moltissimo questo condimento che hai proposto. E’ bellissimo anche l’accostamento di colori. Appena si riuscirà a riaccendere il forno lo proverò perchè adoro i pomodorini

    1. Non so spiegarti…
      È come se l’amore di quei tempi avesse un’impronta diversa, una complicità diversa nella coppia. Una maggiore propensione nell’amare realmente i difetti del proprio uomo e da quello ricominciare e costruire. E loro erano così. Ed io ho sempre amato guardarli, da vicino e lontano.
      Buona serata Elena

  6. davanti a un piatto così chi non capitolerebbe? Anche mia mamma tirava sempre fuori le argomentazioni a tavola, e di solito mio papà cedeva sempre ahahahah bei ricordi di anni fa!
    ottimo e buonissimo il piatto che ci presenti, come lo vorrei trovare anche sulla tavola di casa mia oggi… 😉
    bacio e buona giornata stella

    1. Simo vedi che allora non rifilava solo mia nonna la storia del piatto preferito per ottenere qualcosa in cambio. Furbone loro…la sapevano lunga! Magari bisognerà prendere esempio!
      Ti manderei più di un piatto se fossimo vicine…un abbraccio 🙂

  7. Mi piacciono davvero tanto queste storie, son sempre bellissime. E’ un piacere leggerti.
    Con queste tagliatelle credo che non solo nonno Nunzio cederebbe volentieri a qualsiasi richiesta 🙂

  8. …sempre bello leggere storie di nonni, amore e tanta dolcezza. Buone e perfette le tue tagliatelle. Un abbraccio forte.
    Ps. il logo è bellissimo, rispecchia molto il modo di essere.

  9. Eccoci qua con la finestra aperta sul questa sera d’estate a goderci questo meraviglioso nuovo logo e queste impeccabili tagliatelle farcite di ricordi antichi. Queste foto ci piacciono tantissimo, sono luminose, ricche di dettagli che ci parlano di te, della tua casa e del tuo mondo. Una bambina piena di curiosità, una piccola lettrice della vita vera che ora racconta i suoi ricordi lasciando che gli altri possano entrare con lei in un passato pieno di fascino e affetto. E come se le parole sempre precise e intrise di immagini non bastassero le tue ricette sono sempre gustose, interessanti, originali e impeccabili! Una forchettata di tagliatelle verdi, come la credenza decorata che si intravede, ce le gustiamo prima di andarcene a dormire e visto che la notte è ancora giovane forse ci fermiamo per un piatto intero!! Un abbraccio cara Mel!

    1. Il volermi raccontare in questa maniera nasce solo da ingredienti che ritrovo nella mia cucina. Gli stessi che si mescolano al profumo di vecchi ricordi. Ed è come se li sfogliassi poco per volta ed uno alla volta.
      E la me che voi vedete non è così lontana da quella che sono. Fermatevi quanto volete, qui c’è posto per voi …❤️

  10. Leggo sempre con immenso piacere l tue parole e ti vedo bambina vicina alla tua cara nonna, una bimba curiosa e attenta, bravissima Melania, ottime le tue tagliatelle. un grande abbraccio

    1. Non volevo perdermi nulla! Perciò scrutavo con attenzione, me ne stavo in silenzio e cercavo di imprimere il più possibile quello che lei faceva. Le tagliatelle insieme ad altre pietanze fanno parte di quei frammenti.
      Ti stringo anch’io 🙂

  11. Che carino il Logo! 🙂 E adoro leggere le storie e i racconti: così mi metto comoda appollaiata sulla finestra del tuo blog (e un po’ della tua vita) e ti leggo sorridendo anche con gli occhi. Un bacio!

  12. Ricetta davvero bellissima sia nel gusto che nei colori! Bella anche la storia…ogni donna ha i suoi “sistemi” per farsi ascoltare ed ottenere qualcosa, la cucina a mio parere è sempre un classico e intramontabile! 🙂
    A presto,
    Annalisa

  13. Buono questo piatto, goloso e sano, pieno di ingredienti freschi e di ricordi. Hai fatto delle foto stupende Melania e mi piace molto anche la nuova copertina del blog. Bravissima. Anche io adoro fare la pasta fresca e anche io ho imparato dalla mia nonna, come te. Un abbraccio e buona serata

    1. Era la prima volta che la preparavo così. L’ho fatta diverse volte e di forma diversa, ma questa mai. E mi incuriosiva troppo. E poi, è saltato fuori il ricordo di quando nonna la preparava et voilà.
      Hai visto come è carino il logo nuovo Terry? Credo mi rispecchi molto.
      Un abbraccio dolcezza.

  14. Io la pasta fresca l’ ho sempre vista fare da mia nonna ma poi ho imparato grazie a mia suocera, e adoro prepararla!! Bellissimi i tuoi racconti e buona l’ aria che si respira qui, proprio come il tuo piatto di pasta!! Un abbraccio!!

  15. Anch’io sono approdata un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ma non importa. Intanto molto bello questo nuovo logo, mi piace un sacco e devo dire che anche le prime foto (che sembrano una cornice) le trovo molto romantiche. Le tagliatelle saranno sicuramente buonissime (ma nel mio caso dovrò aspettare che qualcuno me le faccia). Sugli scorci di vita di Carmela e Nunzio, invece, mi sono soffermata e la fantasia ha iniziato il suo volo. Ho rivisto i miei nonni, nella loro casa di campagna, con la loro vita semplice e genuina, con le poche pretese che soltanto le persone che hanno afferrato il vero senso della vita, possono avere.
    Credo che riuscire a ritornare un passo indietro e tenere come esempio quello stile di vita, non potrà che farci stare bene e ci consentirà di ricontattare verità che credevamo perdute per sempre. A presto per altri racconti 🙂

  16. Eri una bella bimba attenta e curiosa e questo unito al tuo talento unico da i suoi frutti!!! Le foto sono veramente splendide ….parlano da sole …di te e del buon cibo che prepari con tanto amore!!!! Quelle tagliatelle sono bellissime e il loro condimento una vera delizia! Sempre affascinata dai tuoi racconti! La nonna dev’essere stata una gran saggia!!!! Sicuramente le assomigli!!! Un abbraccio amica mia! ????????????????????

    1. Le passioni di mamma e nonna mi hanno regalato tanto. Qualità che porto con me e che oggi apprezzo ancor di più.
      Somiglio tanto ad entrambe e non sto qui ad elencarti le motivazioni. Ma sono certa capirai.
      È sempre bello trovarti qui. Mi riempie il cuore…un po’come averti vicina. Ti abbraccio 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *