“Per strada occhi che si incontrano, si fanno cenni, mentre le parole e le voci e le vite si devono ancora presentare le une alle altre.”
Come sospiri leggeri che poggiano sulle dita e sorrisi inatessi che abitano sulle labbra, cambiando la curva della felicità.
Assomigliano a certi sguardi che pur vestendosi di vento restano immutati e silenziosi.
Sono così i legami.
Sono mani decise, pronte ad afferrare le tue proprio quando tremano. Quando senti perdere l’equilibrio e tutto sembra vacillare.
Sono passi che hanno il suono distante dei giorni che non smettono di far rumore.
Sono stanze vuote, semi illuminate dal colore appena sbiadito della sera. Invase elegantemente dal cumulo di parole che cerchi di afferrare fuori dalla finestra, mentre continui a chiederti di quella vita che scorre fuori.
Sono luoghi, piazze, stanze, vie dove si intrecciano le fila di un tempo che non ha fretta di (s)correre. Ma fermarsi e vivere.
Sono parole che accompagnano e proteggono, ed ali che viaggiano sul filo dei ricordi.
Sono abbracci, di quelli che stringono così forte da togliere il respiro. E sussurri tutti intorno qui e là, un po’ sperduti e dove vanno a finire non lo so. Ma le cose belle sono così, non si spiegano. Accadono.
Nasce così la ricetta dei Cruffin. L’intreccio dolce tra un croissant e la forma di un muffin.
Piatto 01| piatto 11 di http://www.formedifarina.eu/
CRUFFIN.
Ingredienti:
150g di farina0
150g di farina 00
6g di lievito di birra disidratato
10g di sale
130g di acqua tiepida
50g di burro a temperatura ambiente
165g di burro ammorbidito
Come procedere:
Due ore prima di cominciare a preparare l’impasto, lasciate 165 grammi di burro non salato sul bancone della cucina, per portarlo a temperatura ambiente.
Nell’impastatrice (oppure in grande ciotola se impastate a mano) mescolate insieme la farina 0 e quella 00, il lievito e il sale. Aggiungete 130 grammi di acqua tiepida e impastate a bassa velocità per 3 minuti. L’impasto deve essere leggermente ispido e rigido, ma se si ha difficoltà a tenerlo unito, aggiungete gli ulteriori 30 grammi (2 cucchiai) di acqua e impastate di nuovo.
Unite quindi i 50 gr di burro tagliato a cubetti e impastate a bassa velocità per 5 minuti, fino a che l’impasto non sarà ben incorporato. Aumentate la velocità e impastate per altri 10-15 minuti, dovete ottenere un impasto liscio ed elastico.
Coprite con pellicola trasparente e lasciate riposare per 40-45 minuti a temperatura ambiente.
Trasferite la pasta su una superficie leggermente infarinata e dividetela in 4 parti uguali.
Lavorate una porzione alla volta e coprite il resto (senza stringere eccessivamente) con della pellicola trasparente.
Spolverate la pasta con la farina in modo che non si attacchi, poi stendetela fino ad ottenere uno spessore di 1 cm.
Con la macchina per la pasta (la famosissima Nonna Papera) – nella misura più grossa – inserite la pasta, passatela, piegatela a metà e passatela un’altra volta.
Infarinate la pasta su ambo i lati e iniziate a tirarla con la macchina fino a raggiungere la misura più sottile (la pasta deve diventare sottilissima).
Per evitare il ripiegamento della pasta durante questo processo, posatela pulita e ben stesa sul bancone.
L’impasto sarà molto lungo, quindi dovrete tagliarlo a metà, e tenerlo steso.
Ora, con le dita, strofinate delicatamente un sottile strato di burro a temperatura ambiente (deve essere molto morbido ma non fuso) su tutto l’impasto, fino ai bordi. Fate i calcoli che ogni striscia è 1/8 di pasta, pertanto dovrete usare 1/8 del burro.
Fate questo per entrambe le sezioni della pasta.
Una volta terminato, iniziate ad arrotolare l’impasto di una striscia da un estremo all’altro, il più stretto possibile, ottenendo un tronchetto saldo. Posizionate il rotolo su un’altra estremità di striscia imburrata, e rotolate di nuovo.
Ora tenete da parte il tronchetto così ottenuto e fate lo stesso passaggio con le altre strisce.
Alla fine vi ritrovete con 4 rotolini di pasta. Prendente ogni rotolino e tagliatelo a metà nel senso della lunghezza, prendete una striscia così ottenuta e, con il lato tagliato verso l’esterno, arrotolatelo come a formare un nodino e infilate le estremità sotto.
Posizionate i nodi ottenuti all’interno di una teglia per muffin imburrata.
Ripetere il processo con le altre 3 porzioni di impasto e burro. Otterrete in tutto 8 cruffin.
Se si sta facendo questo il giorno prima, si può avvolgere la teglia con pellicola e lasciare in frigo. In caso contrario, copritela con della pellicola trasparente e lasciatela a temperatura ambiente per 2-3 ore fino al completo raddoppiamento.
Cucinate in forno preriscaldato a 200° per 25 minuti, fino a quando si gonfiano e si dorano (non spennellare con uovo se si vuole spolverarli di zucchero a velo).
Lasciate raffreddare leggermente su una gratella, quindi spolverizzate con zucchero a velo.
La ricetta fa parte del blog re-cake!

Se penso ai legami, penso al proteggere, che forse è uno dei gesti più belli, e oggi dovessi descrivere ciò, lo farei accostandolo ai tuoi meravigliosi cruffin! La forma del cruffin è proprio come un abbraccio che protegge, ha un impasto che accoglie, e con una spolverata di zucchero al velo, addolcisce! Ha quasi la forma di due pugni che si stringono insieme per farsi forza! Mi hai proprio conquistata! E anche se non ne ho mai assaggiato uno, io di te mi fido!
Forse una delle prime parole che mi vien in mente pensando ai legami è proprio quella che hai usato tu! “Proteggere” gli altri e se stessi. Proteggersi dal futile, dall’inadeguato, dalle emozioni frivole prive di senso. Proteggersi da ciò che non dura, da chi ha fretta e poca voglia di fermarsi. Ma alcune parole cambiano abito assumendo una veste del tutto nuova. Ecco allora, che proteggersi assomiglia ad abbracciarsi, avvicinarsi, capirsi al volo. Sentirsi vicini seppur distanti. Come cruffin che si incontrano a metà strada tirando fuori un sapore dolcissimo.
P.s. “Fidarsi” è un bel verbo. ❤️
E’ da tanto che li ammiro, perchè non so se ne sarei capace, sono deliziosi questi cruffin e hai ragione le cose belle non si spiegano, accadono ed il bello e che non sai quando succede ma prima o poi succede :-), un bacione
È accaduto lo stesso per me. Stavano in cima alla lista da tanto, in attesa di esser preparati. Hanno solo un procedimento lungo (come tutte le cose belle che attendiamo) ma non sono difficili da fare.
Nel frattempo ti abbraccio e tra una chiacchiera e l’altra ne gustiamo uno.
I cruffin (di cui ignoravo fino ad oggi l’esistenza) quale metafora dell’abbraccio…..:-)
L’abbraccio non lo puoi giudicare da fuori… solo da dentro ne capisci la consistenza, l’intensità, se c’è dell’altro o è un bluff 😀
chissà come sono ‘sti cruffin….
Per conced(e)rsi un abbraccio bisogna anzitutto fidarsi. Tutto ciò che ne verrà fuori non può che rivelarsi una gradevole sorpresa.
Quando si dice leggere qualcuno nel pensiero… giusto ieri sera abbiamo fissato un brunch con amici, io sono quella che dice sempre “cucino qualcosa e lo porto”, stamani mentre cercavo di organizzare la mia settimana mi son detta che i cruffin sarebbero stati l’ideale…. ed ecco che tu mi arrivi con ricetta e foto dei passaggi. Si può chiedere di più? Oggi che c’é pure un sole bellissimo e “tiepido” direi di no!
Ma dai Marghe! Affinità di pensieri che si incontrano lungo la strada. Io volevo farli da molto tempo, avevo qualche ora in più del solito e mi sono cimentata. Sono davvero buonissimi e ci si fa un figurone portandoli ad un brunch. Si possono anche farcire, con creme o cioccolata. Io ho evitato, dato il procedimento piuttosto lungo. Fammi sapere il responso di chi li assaggerà. Ti abbraccio :))
E quando trovi quelle mani, è buona cosa stringerle e prendersi cura uno dell’altra … questi legami sono preziosi e siamo fortunati ad averli. I Cruffin sono tra le milleemila ricette da me salvate e che prima o poi, proverò anche io. Sei stata bravissima e ti sono venuti notevolmente bene, Brava
Le consapevolezze di cui parlavo nell’altro post mi spingono sempre più a far passi in avanti, a seminar certezze, lasciando andar via tutto ciò che non serve. Ciò che arreca dolore. Ho voglia di stringere mani e di tenere strette quelle che non hanno mai pensato di lasciar la presa.
I cruffin arrivano al momento giusto. Dall’incontro di due cose che mescolate insieme danno vita a qualcosa di unico. Ti abbraccio Terry 🙂
E accade che mi innamori di loro,potessi abbracciarli gli toglierei il respiro.Sarebbe un legame di quelli indissolubili,ne sono certa.Sono perfetti Melania,sono nella mia lista da tanto????????
Ahahah Damiana ti adoro!!! Sono convinta anch’io che un abbraccio così, il fiato lo toglie eccome. Provali appena puoi, ti piaceranno tanto.
Altro che mani ferme, per questa ricetta ci vogliono mani abilissime! Quella foto la guardo spesso, su Pinterest. Ce l’ho perfino sul telefono e spesso e volentieri la guardo perchè è bellissima!
Abilità che non credo ti manchi Ilaria! Pinterest è la rovina di noi blogger che siamo sempre lì a sbirciare! Un abbraccio
Io ci passo anche pomeriggi interi! Sembra sempre che ci sia qualcosa da cercare, è meraviglioso! Prima o poi lo provo, se riesco ahahah
Si è una fonte inesauribile di idee! Buonanotte Ila 🙂
Ieri sera c’ho passato il tempo! Ciao <3
bellissimi i tuoi cruffin! li avevo fatti anch’io al tempo, ma i miei non avevano un turbante voluttuoso come i tuoi! sono davvero invitanti… complimenti cara!
Ho aspettato l’occasione giusta per replicarli. Mi sono piaciuti moltissimo e sono certa li ripeterò. Grazie mille Tiziana! A presto.
Bellissimi, fino ad oggi non li conoscevo proprio, ma non sono per me, lascio il lavoro a mani più giovani.
Giovanna ti ringrazio moltissimo! Sono contenta che apprezzi. ☺️
Non si può non apprezzare, sono bellissimi e sicuramente ottimi.
Bellissima: “le cose belle non si spiegano accadono”
Un abbraccio Melania
Bisogna solo lasciar la porta socchiusa e permettere alle cose di entrare. Arrivano. Improvvise, inattese, ma vestite di stupore.
Pura meraviglia…un intreccio di bontà, morbidezza, sofficità, voluttà…e non dico altro!
Baci amica mia dolcissima
Sono intrecci di dolcezza, sapore e unione a dar vita a questa bontà, che merita assolutamente di esser replicata. Ti stringo forte.
Mamma che delizia devono essere.Ho l’idea che non siano proprio facili da fare, sopratutto perchè io non ho la famosissima Nonna Papera. dici che ci si riuscirebbe anche con il mattarello?
Elena potresti provar a realizzarli col matterello, ma indubbiamente impiegheresti più tempo. Tieni conto che la pasta deve raggiungere lo spessore di 1cm cosicché quando dovranno esser arrotolati riuscirai a dar loro la giusta forma!
Che ricordi! …la sfida Recake…non facili, ma tu sei stata bravissima. Bellissimi e le foto sempre più belle…un bacione!
Ohi Tizy! Mi ricordo anch’io i tuoi…che spettacolo, ma del resto così è tutto ciò che prepari. Grazie davvero tanto! A presto.
Uhhhh che capolavoro! Come sempre parole foto e cibo da leggere e divorare con gli occhi. Sembrano usciti da una favola. Li vedo spesso e penso sempre che dovrei provarli. I tuoi sono una meraviglia, una dolce coccola che chiude un cerchio di infiniti legami in un abbraccio. Quello che ci vuole alla fine di una giornata faticosa. Un saluto caro!????????
È sempre piacevole ritrovarti qui. A condividere, sorridere ed insieme chiacchierare. Ho atteso tanto prima di rifarli, aspettavo l’occasione giusta. Mi intimorivano più che altro i passaggi così lunghi, ma la tenacia mi aiuta sempre….:)))
Sono come quegli abbracci che aspetti per lungo tempo e poi, all’improvviso arrivano! Un abbraccio stretto a te.
Di legami inaspettati ultimamente ne ho trovati tanti, gradevoli, più resistenti di quanto pensassi, indissolubili nonostante io non sia mai stata una campionessa in materia, perché ho preso tanti ceffoni gratuiti che avevo finito col non crederci più e invece i legami si sono formati grazie a mani tese che mi hanno voluta con sé, che mi hanno cercata e mi hanno donato tanto, secondo me immeritatamente, secondo gli altri nel pieno merito per ciò che sono. E allora sono nati quei rapporti strani, spesso a distanza, ma più veri e tangibili che mai, come non mi era accaduto in tanti anni di delusioni, rapporti anomali ed originali proprio come tu sei riuscita a creare in cucina, con questi “croissant buffi”, perché io li chiamerei così, perché sono un’estimatrice del croissant e vederli con questa forma cicciotta mi piace un sacco e mi ispirano simpatia, perché sdrammatizzano la loro francesità con un tocco di ironia tutta italiana!
Un bacio 🙂
Il più delle volte mi è accaduto di ricevere tanto di più da chi neppure m’aspettavo. Mi è capitato di afferrare mani che non credevo di trovare, di scorgere sorrisi laddove la malinconia di un momento aveva preso il sopravvento. Sono davvero strani i legami, si. Quando ti (af)fidi a quelli che senti esser certi, decisi e forti neppure sai che il più delle volte regalano bastonate. Diversamente, quelli in cui non avresti scommesso nulla sanno regalarti tanto, forse pure troppo.
Ultimamente, ho (ri)scoperto che lasciarsi andare è ancora più bello. Permette alla luce di entrare e alla gioia di sostare (il più a lungo possibile)
Come i cruffin! Anch’io avevo pensato di chiamarli “croissant buffi” proprio per la forma cicciottosa:))) e sono buoni comunque.!
Molto interessante questo dolce! Mi aveva già intrigato dal titolo!
Grazie mille! Son contenta ti piaccia . A presto
E’ una vita che voglio fare i cruffin…sono sicura che mi piaceranno e quando arriverà il mio momento mi ricorderò di questa tua ricetta.
Un bacione
Grazie mille Laura! Ti piaceranno sicuramente, specie se sceglierai di farcirli con qualunque tipo di crema o marmellata! Una goduria da gustare la mattina. A presto:)
Lasciarsi andare,abbandonarsi completamente,non è facile ma la sensazione che si prova a voler con tutte le forze provare è unica,poi cosa ne viene è un mistero,ma bisogna tentare….a volte.
Particolarissimi i cruffin, mai provati ma sono certa devono essere sorprendenti.
Non è facile lasciarsi andare, no. Ma a voler tenere tutto per se si corre il rischio di perdere le bellezze della vita, che non concedono ulteriore tempo, al contrario, la magia di qualcosa di unico che resta.
Come il sapore e la bontà di questi cruffin! Un abbraccio:)
Ciao Melania!! Meravigliosi i tuoi Cruffin…fanno proprio venire voglia di assaggiarne uno! Complimenti! 🙂 Come sempre i tuoi scritti sono di una delicatezza e sensibilità infinite. Sai, l’argomento “legami” mi intriga parecchio. Col tempo ho dovuto accettare che i legami possono affievolirsi o addirittura spezzarsi. A volte questo è un processo “naturale” e nella sua difficoltà può anche far bene…e rende ancora più preziosi i legami che restano o gli eventuali nuovi legami. Il tempo passa e alcune cose cambiano ma noi seguitiamo ad assaporare ogni momento, cercando di viverlo al meglio! 🙂
Buona Serata ed A Presto,
Annalisa
Annalisa, eccoti…
Ti confesso che lo scritto era molto più lungo, ma ho pensato fosse opportuno cercar di sintetizzare. Non tutti amano soffermarsi e leggere. Ma di cose da dire c’è ne sono tante.
Sono difficili. Questa è la prima parola che mi viene in mente, pensando ai legami. Ma sono anche necessari. Fanno parte di questo percorso chiamato vita.
Ci fa bene crearne di nuovi, ci si forgia da quelli che lasciano il segno. Ci si arricchisce con quelli che costruiamo giorno dopo giorno.
Il tempo passa, si. E noi ci riscopriamo sempre diversi. La ricchezza d’animo di ieri, la speranza di del domani.
Buonanotte
Li trovo complessi ma anche deliziosi e gli scatti splendidi. Come ne vorrei uno ora…
Lara ne preparerei ancora se servisse a condividerli insieme. Tu pensi al salato, a me resta il dolce! Un abbraccio
Non potrò mai assaggiare i cruffin, ma le tue foto Melania, rendono l’idea della bontà di questo “connubio” dolcissimo.
I tuoi cruffin sono spettacolari … come sempre …
Un abbraccio ????
Simo, ho sofferto un pochino per questi scatti che ahimè, seppur carini, non mi hanno soddisfatta come volevo. Grazie di apprezzare. 🙂 buonanotte
Non ne ho mai provato uno (ancora :-D), ma ritengo sempre che gli incontri portino qualcosa di positivo, sono sempre un arricchimento.
Sai che suona insolito leggere che non li hai mai provati??? Si, perché siete così bravi voi che mi stupisco manchino alla lista. Sono certa non tarderanno ad arrivare.
Cosa sarebbe la vita senza legami? Sono loro che ci insegnano tante cose… cose che da sole non potremmo sapere. Abbiamo bisogno di loro, per capire, sorridere, crescere. Persino i legami che si rivelano negativi sono importanti: mostrano la strada che non vogliamo (prendere) e il modo in cui non vogliamo essere. Legami, rapporti, intrecci, scambi, fili… è tutto unito, tutto parte di una ricetta non semplice ma corposa, che sazia, che colma il vuoto allo stomaco e ci regala gusto…
Questo lievitato è delizioso, con le sue rughe e le linee della vita… e poi conosce l’equilibrio, una dote non da poco! (ed entra in tasca, come le cose da tenere sempre vicine, con noi)
Insomma hai elencato una “somma di piccole cose” indispensabili per proseguire il (nostro) cammino. C’è tutto quello che occorre e pure quello che non serve più. Ma che ci ha temprate e rese più forti. Capaci di rialzarci, sorridere e proseguire con passo spedito verso ciò che ci rende felici.
Sono difficili i rapporti, si.
“Raro è trovare una cosa speciale
nelle vetrine di una strada centrale
Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto”
A noi, spetta trovarlo e preservarlo.
Legami che danno luogo a magie e alchimie, che ci rendono quelli che siamo e che ci fanno stare bene, o anche male, ma che ci danno sempre qualcosa e ci fanno crescere, e ci danno forza!!
Sono splendidi questi cruffins, li devo provare!!!
Un bacione cara, buon we!!
Leggendo la parola “weekend” mi sono resa conto solo adesso che è già arrivato. Che ormai non si fa più in tempo a pensarlo questo nostro amato weekend, che già arriva.
Così, come arrivano quei legami inattesi, forse buffi, ma che donano tanto. Legami di cui si ha fortemente bisogno. Per crescere, imparare e proseguire. Un bacio Silvia!
Che bella idea! E bellissime foto! Complimenti 🙂
Ti ringrazio moltissimo! Son contenta ti piacciano gli scatti e pure i cruffin!