Quando ero piccola l’estate profumava di emozioni lente poggiate leggere sulle dita per soffiarle via allo spuntar del primo sole. I giorni più lunghi, la scuola finita, gli zaini riposti in un angolo con i sogni dentro, i piedi sempre scalzi per toccare forte quei pezzi di felicità.
Aveva il sapore deciso di qualcosa che resta. Dei giorni che correvano velocemente ed io che non volevo perdere il passo, e di nonna che mi diceva sempre di camminarci dentro a quei giorni e smettere di rincorrerli.
Quando ero adolescente l’estate si vestiva di passione. Era un libro pieno di speranze, dove istanti ed emozioni venivano continuamente cancellate e poi riscritte. Era la gioia inattesa di quello che ancora doveva accadere, del sole che sfiorava la pelle, di un rossore che si stampava in volto e di occhi pronti a cogliere lo stupore.
Adesso, l’estate profuma di Zagara, di fiori esplosi ai bordi delle strade. Dell’aria che si fa più leggera nelle prime ore del mattino e attraversa le persiane impregnate ancora di calore.
Del venticello che sposta le tende, muove le foglie cadute e si crogiola facendo l’amore con l’aria.
Adesso l’estate ha un profumo forte di nostalgia. Il sugo della mattina, il latte di mandorle per colazione, le chiacchiere delle vicine che mi regalavano la pienezza che la città ancora non si era svuotata, ma pezzi di vita erano ancora lì.
È un gesto che si ripete: un profumo di cui non si può far a meno, il calore rovente sui muri che non smette di lasciare segni, un po’ come il tempo che passa ma un odore che resta.
È un dolce semplice, ma che diventa speciale se assaporato lentamente e in dolce compagnia.
Torta fudge al cacao senza farina.
Cosa occorre:
200g di burro a pezzetti
75g di cacao crudo in polvere
6 uova
220g di zucchero di canna
120g di farina di mandorle
Come procedere:
Scaldate il forno a 160º.
Imburrate uno stampo a cerniera di 22 cm e rivestitelo di carta da forno.
In una pentola a fuoco basso mescolate il burro con il cacao finché è liscio.
Nella ciotola della planetaria sbattete le uova con lo zucchero fino a farle raddoppiare di volume. Unite al composto, il cacao, la farina di mandorle e mescolate delicatamente. Versate l’impasto nello stampo e infornare per 35/40 minuti o fino a quando la torta non sarà asciutta.
Fate raffreddare e spolverate con altro cacao se desiderate.

Deve essere buonissima e ci tengo a farti i complimenti per gli scatti, sono bellissimi!
È buona davvero e poi semplice semplice la sua preparazione! Gli scatti son venuti da se, dettati dai ricordi di un tempo…
Di una semplicità disarmante,e di una bellezza unica, sapientemente racchiusa in queste immagini nitide e promettenti.Melania io amo l’estate,la nostalgia di cui racconti mi dà serenità, è di quella buona,che scalda e non rattrista.Gusto lentamente,mentre un venticello attraversa le finestre e…Si sta bene ????
Ecco cosa fanno le parole. Quando sono cariche di quella forza necessaria tanto da condurre in luoghi mai visti. Quando un profumo non è solo quello che sentiamo, ma ciò che ci permette di oltrepassare e andare oltre. È l’ora giusta per la merenda, mentre gli uccellini cinguettano ed il vento sposta i pensieri. ❤️
Carissima che dolce meraviglioso! Non so cosa darei x essere li in mezzo a quel verde che sorride di vita!! Invece mi tocca stare qua sulla via emilia di bologna!!! Mi consolerò con queste tue dolci parole e le foto di un dolce che sa di buono e di coccole!
Mile si possono chiudere gli occhi per un po’, sentire quel che passa, ciò che resta. Sentire un profumo semplice, un rito che si compie, l’estate che avanza…una fetta per noi mentre le parole ci tengono compagnia.
🙂 farò proprio così! Grazie mille per i tuoi ricordi e i tuoi splendidi dolci
Quelle estati lì un pò mi mancano, tutto più semplice e le giornate si vivevano con altra consapevolezza e si… mi mancano! La tua torta è proprio una meraviglia! Un abbraccio
È un tuffo al cuore oltre che al passato. A quel passato che resta e non si dimentica, ma che ha lasciato segni indelebili sugli occhi e sul cuore. Quelle estati erano semplici così come forse lo eravamo noi. Con la gioia in testa e la felicità tra le mani e nessun timore di perderla…un dolce abbraccio a te
La proverò sicuramente dev’essere una delizia!!!
Le tue parole mi riportano all’infanzia spensierata ….Che meraviglia , i ricordi!!!
Sono belli i ricordi, si! Ci proteggono, ci tengono compagnia, ci accompagnano lungo i nostri percorsi. Riviverli è l’emozione di quel che era ieri nell’attesa del domani. Un abbraccio forte Roberta ☺️
foto incantevoli che mi fanno pensare ai tempi passati, a quelle estati che vorresti non finissero mai, lente pigre e fatte di cose buone e belle….
una vera delizia amica mia!
Ho sempre una certa nostalgia se penso al tempo passato, a quelle estati che non torneranno più, ma che son rimaste dentro come un segno sulla pelle che non vuol più andar via.
C’era tutto allora. Eppure, non ne eravamo consapevoli. C’era una felicità semplice, scaturita dal nulla ma che stampava sulle labbra di tutti un dolce sorriso. Oggi, le voglio ricordare così…con una fetta di torta, con un forno che non voglio spegnere e la voglia di cucinare.
Queste sono le torte che ad ogni assaggio ti fanno sentire meglio. Ha un aspetto fantastico e sto sognando ad occhi aperti immaginando il sapore.. dovrò provarla!
Credo tu abbia ragione, sai? Sono quelle torte che ti fanno sentire meglio. Forse, perfino il rimedio a questo estenuante caldo. Provala quando puoi, è semplice e ti piacerà. ☺️
Che bei ricordi, che trasmettono serenità, e gioia. Da piccola non vedevo l’ora che finisse la scuola, per poter passare le giornate insieme a mia nonna. Mi piaceva vivere la sua vita, i sui ritmi lenti, tranquilli, pacati. Erano giornate piene di rituali, il giro dal fornaio, la spesa dal fruttivendolo, la preparazione del pranzo. Poi un po’ di giardinaggio per annaffiare i suoi amati gerani, due chiacchiere, qualche racconto dei vecchi tempi e si faceva sera, e ci si godeva la brezza del tramonto sul terrazzo.
Le tue foto mi trasmettono le stesse sensazioni, pace e tranquillità. Seduti a gustarsi una fetta di questa torta, magari con una pallina di gelato 😉
Mi succede di rivivere questi momenti. Sembrano come istanti fermati bel tempo eppure, se riapro gli occhi tutto è lì, davanti a me.
Succede quando torno in paese dai miei. Quel tempo lento, quei gesti ripetuti quotidianamente con molta naturalezza ricoprono tutto di magia. È come fare un tuffo al passato. L’odore del sugo che fa da sveglia, mentre ancora ci si culla sotto le lenzuola nel fresco della mattina, il panettiere che urla per la vendita del suo pane…i profumi, i sapori e poi subito sera…❤️ raccontarsi tutto mentre si gusta un dolce.
Oggi che la nostra età segna anche il triplo delle emozioni, sia belle che non, é facile farsi prendere un po’ dalla malinconia. Però oggi la consapevolezza di quello che viviamo ha tutto un altro sapore, si rallenta quando si può, per apprezzare al meglio tutte le sfumature. Io rallento per godermi questa splendida torta…paradisiaca!
Credo faccia parte di me. Lo è da sempre e non mi dispiace affatto portarla con me, quella malinconia. Parla, sussurra, racconta attraverso sguardi e gesti ciò che era un tempo.
Oggi c’è la giusta consapevolezza per non perdere nulla, per godersi tutto ciò che passa davanti gli occhi, anche se a volte temo che lo star dietro a tutto non ci porti poi così lontano. Perciò Silvia, rallento anch’io con il desiderio di godermi le cose intorno a me che per l’orizzonte c’è sempre tempo.
Ognuno di noi credo che abbia dei ricordi legati all’adolescenza relativi all’estate che sono unici. Si viveva in tutt’altro modo in quegli anni. Anche ora è bella, ma il riposo, la spensieratezza di quei giorni erano fantastici.
La torta però sarebbe stata buona allora come oggi, una vera delizia, come piace a me.
Ogni estate si fa carico di emozioni. Nell’attesa di goderne di altre, faccio un passo indietro, un tuffo al passato per riemergere con una scatola piena zeppa di ricordi. Quelli di un tempo, delle cose semplici e buone da scoprire, da gustare.
Parli di ricordi ed esperienze che hanno attraversato moltissimi di noi,che belle emozioni,mi manca un pò di quella spensieratezza di cui eravamo inconsapevoli e che non si riusciva ad apprezzare appieno a quell’età. Il tempo vola più veloce…troppo velocemente.
Bellissime le foto così come bello e ghiotto è il tuo dolce.
Che brava che sei! mi riferisco a tutto il post.
Grazie mille carissima! È davvero un bel complimento ☺️❤️
Hai accompagnato le tue parole, piene di nostalgie, a delle foto antiche … che rievocano e accompagnano quello che hai scritto, complimenti, un articolo bellissimo! Come lo è questa torta che immagino fondente in bocca, che ti lascia un dolce sapore di mandorle e cioccolato. Brava Meli, una coccola e un abbraccio per te ♥
La chiamo la nostalgia buona, quella che non fa male al cuore, ma lo alimenta ogni giorno attraverso i ricordi. Mi piace ripercorrere ciò che è stato, e non per timore di quello che sarà, ma per volgere un sorriso e procedere con più forza e grinta verso il nuovo.
Mi piace che un dolce di questi tempi si mescoli in un’atmosfera retrò…con il sapore di mandorle, seduta comodamente tra pizzi e fiori a far da contorno. ????
Continui a seguire il consiglio della tua saggia nonna !???? bella immagine…camminare dentro i propri giorni…..
Che è un po’ meglio di correre…giusto per non perdersi nulla o perdersi per il piacere di (ri)trovarsi…
Lo sai che per la bellezza di queste foto il cioccolato passa quasi in secondo piano?!?!
Ahahah Marghe prendo il tuo come un complimento. E pensare che sono foto uscite così, senza pensarci su tanto…era tutto lì insomma, tavolo, sedia ed una torta golosa che voleva far da protagonista ????????
che bella la tua descrizione dell’estate e che bontà che dev’essere la torta che presentI!!!!
La torta è davvero buona e semplice da realizzare! Benvenuta a te:) in questa mia casetta fatta di parole, foto e dolcezze…
Dopo latitanza causa ferie eccomi a sbirciare le tue prelibatezze, amo l’estate è la mia stagione ma ultimamente anche per me si veste di nostalgia mi viene da pensare che anche la fine di questa bella torta faccia sentire il desiderio di riavvolgere il nastro e ricominciare. Un abbraccio!
Ben trovata Serena! Io devo ancora andarci in vacanza, nel frattempo come avrai potuto notare mi circondo di blu e sogni … mi coccolo accendendo il forno, preparandomi una dolcezza come questa torta. È buonissima, ed effettivamente quando finisce si vuole ricominciare. Un abbraccio:)
L’atmosfera estiva è un sogno e qui la si respira appieno, come tra le pagine di un romanzo: mi piace moltissimo l’immagine che ne dai, anche se da me la zagara non c’è (a dire il vero non ne ho mai vista una) e il latte di mandorla me lo sogno anche la notte, però è bello sedersi sul balcone a fare colazione a gambe nude nonostante l’aria frizzante del mattino, annusando il profumo del mare che poco lontano si frange con i suoi flutti sulla scogliera. Ecco, una colazione così golosa come quella che proponi sarebbe davvero il massimo: che ne dici, io preparo il dolce e tu porti il latte di mandorla?
Un bacione!
E pensare che questa è la stagione che amo meno. Quella che mi rende un po’ più sofferente, ma forse l’età mi porta ad apprezzare anche ciò che credo di non amare. E allora, mi piace tirarne fuori il bello delle cose. L’estate ha il dono di riempire gli occhi e l’animo di profumi e colori. Di fiori che crescono ai bordi delle strade sprigionando tutta la loro bellezza. Un calore che attraversa la pelle e che sfuma dentro fino a toccare le corde più sensibili.
È difficile restar lontani da ciò che si ama, ed una leggera pioggerellina quel giorno mi ha regalato la gioia di poter accendere il forno. Ma facciamo che ci sediamo vicine, ti racconto ancora un po’ di questi profumi mentre assapori il latte di mandorla.