Sento sempre il bisogno di bellezza intorno a me. Mi piace raccoglierla, ricercarla non solo nelle cose intorno ma in un dettaglio in cui spesso è racchiusa la vera essenza. Oggi la ricerca del bello è sempre più un’esigenza primaria dell’individuo e della società. Il bello è qualcosa di naturale, ma che va coltivato giorno per giorno: è l’armonia di un gesto, la cura dell’essenziale e non del superfluo, lo stupore dell’inatteso che ci mette dinanzi a sensazioni nuove. La bellezza per me non è un accessorio, ma necessaria purché non muti la naturalità delle cose.
Per questo sento il bisogno di ritrovarla in un piatto. Non parlo di ornamenti o accessori vari, ma di colori che fanno di quel cibo non solo qualcosa di buono, ma qualcosa di bello.
Colori che fanno da tramite, che raccontano storie, rievocano ricordi, ispirano ricette.
Mi piace, ad esempio, ritrovare in un piatto il candore del bianco: dalla glassa che fa da ornamento per una torta, allo zucchero o all’albume che, montato, si trasforma in una soffice nuvola.
Mi innamoro del rosso come fosse un cuore che palpita, lo ritrovo nelle fragole, i ravanelli appena raccolti, in un lampone leggermente aspro e nel ribes come fossero piccoli chicchi da custodire.
Mi lascio accarezzare dall’arancio che seppur aspro, a volte, ha il dono di regalarmi benefici. Lo rivedo in una vellutata alla zucca, in una torta alle carote o nell’asprezza del mandarino che mi fa strizzare gli occhi per il suo succo dolciastro.
Mi stupisco del verde e di tutte le sue molteplici sfumature: da quelle più intense a quelle leggere e pacate.
Quel verde intenso degli spinaci o delle bietole, il finocchietto selvatico e scoprire poi, che può esserci una tonalità più leggera come nelle fave o nei pisellini.
Ed a quest’ultimi ho volutamente riposto la mia attenzione rispettando non solo la stagionalità del prodotto, ma concedendomi l’attesa di un’insolita primavera.
Polpette di piselli e fave
Cosa occorre:
250g di piselli sgranati
250g di fave già sgranati
70g di parmigiano
1 uovo
Sale
Pepe
Pan grattato per la panatura
Come procedere:
Cuocete le fave in abbondante acqua per qualche minuto. Scolatele con un mestolo e passatele sotto l’acqua corrente fredda. Servirà a togliere la pellicina. Nella stessa acqua cuocete i piselli per qualche minuto. Scolateli e versate il tutto in una ciotola o nel mixer se preferite. Con l’aiuto di una forchetta schiacciate l’impasto in modo da ottenere un composto grossolano. Unite l’uovo, il sale, il pepe e il parmigiano. Mescolate il tutto e formate delle palline, passatele nel Pan grattato e cuocete in olio bollente. Scolate e servite.
*per la ricetta ho consultato la rivista cucina naturale.

Che belle e che buone saranno, appena mio marito comincerà a raccogliere qualche baccello li preparerò.
Ciao carissima, buon inizio di settimana. Io ho visto questi ingredienti sul banco del mercato e mi hanno tentata. Alle fave e ai pisellini nuovi non so resistere. Ci si può sbizzarrire in cucina: dai minestroni primaverili, alle zuppe fredde fino a preparare delle velocissime polpette. Un abbraccio ????
Ciao mia cara, buona settimana anche a te, anche a noi piacciono tanto, pure fritti con le uova, visto che mio marito li ha seminati aspettiamo adesso di raccoglierli, per questo non ne ho ancora comprati.Un bacio
Che delizia, son semplicemente irresistibili…amo tutto quello che è tondo e “polpettoso”, fave e piselli poi li adoro, quindi… 😉
Bacio
Quando si parla di polpette provo quasi un sussulto. In qualunque modo vengano preparate e servite io sto la’ in prima fila, ad assaggiarle. Queste sono buonissime ed il sapore mi ha stupita tanto, le rifarò ancora aggiungendo qualche piccola variante. Buona settimana Simo!
In questa tua casetta è sempre tutto bellissimo. Le parole, i colori, i gusti, non c’è mai nulla fuori posto. Quella bellezza semplice che sa di “vero”. Come queste polpette, che sanno di casa, di semplice, di fatto con amore….di nonna 😀
La bellezza semplice, quella senza fronzoli è ciò che cerco costantemente. Mi piace circondarmene perché possa portare pace al mio animo, perché possa far sorridere lo sguardo…
Non serve molto per trovarla. Ma bisogna imparare ad accoglierla. È sotto il nostro sguardo. ❤️ come questo piatto! Sa di casa, di semplicità, di quotidiano…di una tavola dove l’amore è tutto ciò che conta.
La ricerca del bello può essere pericolosa, come dici tu ai nostri giorni è quasi portata all’eccesso ma quando trovi questi colori, questa morbidezza, ne rimani incantata, come la sottoscritta davanti a queste polpette così graziose e perfette e immagino deliziose! Un bacione
Meravigliosa la ricetta, bellissime le foto e adorabile leggerti…un abbraccio 🙂
Ila
Del resto come si dice? Il cibo si comincia a mangiare con gli occhi! E hai proprio ragione. Ottime queste polpette, sane e golose. Brava Meli
I colori, in cucina, sono un grande alleato, danno sempre un sacco di pace. Che belle queste polpette!
La penso proprio come “piccolaquaglia” i colori in cucina e nella vita, donano pace e ci permettono sempre di esprimere ciò che sentiamo. Bisognerebbe istituire “la cucina dei colori”! Le tue polpette, con i loro sapori e colori le mangerei una dopo l’altra. Vorrei avere il teletrasporto per fermarmi da te a chiccherare, colorare e cucinare insieme! Sarebbe davvero bellissimo. Un bacio grande e un abbraccio. 🙂
Io a volte mi fermo proprio ad ammirare la bellezza della natura e dei suoi frutti. A parte il colore, mi piace vedere i dettagli di un frutto, di un ortaggio. La Naura è davvero pazzesca. La bellezza è dappertutto! Sta a noi cercarla.
Ovviamente sta anche in un piatto finito, che sa di buono, che sa di casa.
La bellezza come manifestazione dell’equilibrio, dell’armonia. Sarà x questo che le cose tonde attraggono? Afferro una polpetta che conservo x il pranzo e ti abbraccio.
Eccomi finalmente da te,oddio che fatica,in questi giorni sono anch’io alle prese con i colori e gli abbinamenti…ma èer via degli imbianchini che ho in casa,non ti dico il cantiere che è diventato e con cui convivo/sopravvivo da giorni,spero presto di ultimare tutto,ripulire e riorganizzare. Giorni frenetici per me insomma,ma un occhio veloce di tanto in tanto lo butto e avevo adocchiato queste dolcissime polpette, le adoro sempre e in tutte le loro declinazioni! Mai provate di fave e le trovo favolose,da fare senz’altro. ^.^
Hai citato un termine importantissimo: armonia. E’ tutta lì la bellezza… hai mai notato come troppi elementi, pur bellissimi, compresenti in uno stesso ambito diventino pesanti e volgari? Quindi armonia, buon busto, un pizzico di less is better e hai la bellezza davanti a te. Come nei tuoi piatti perfettamente equilibrati in una sinfonia di colori.
Un bacio 🙂
Già le polpette sono belle di loro, se poi sono anche verdi è come dare piccoli morsi alla speranza! La vita l’ho sempre vista come un arcobaleno… a seconda dei momenti o dei sentimenti che ci sono in ballo, c’è un colore più o meno adatto, come un vestito su misura e qualcosa che parla la lingua giusta… il cibo offre infinite combinazioni e significati, forse i cuochi sono anche un po’ pittori dentro, in modo inconsapevole…
Bellezza e senso estetico sono le assi portanti del mio sguardo, ognuno vive certe cose a modo suo e qualsiasi sia il modo, è importante che corrisponda alla nostra vera natura… a quello che siamo! Ti somigliano, queste polpette? Ecco, spesso, quando cucino, mi chiedo questo… 🙂
Le polpette sono sempre una buona idea!!!
Per far poi mangiare i bambini sono perfette.
Queste con fave e piselli mi sembrano elegantissime così come il tuo blog, bello!!!
Buona giornata a te e felice di aver conosciuto il tuo blog 😉