Succede che passano le feste. Archiviato il Natale dai miei, una febbre terribile che mi ha tenuta compagnia per oltre due settimane. Dopo aver smontato i decori, rassettato tutta casa: mensole, cassetti, armadi e dispense e, aver riordinato anche quello che credevo di non riuscire a fare, mi ritrovo catapultata dentro ai giorni ordinari. Giorni che non si lasciano amare così facilmente come quelli vestiti a festa.
Hanno una marcia più lenta ma non per questo i passi si fanno leggeri.
Hanno quel colore tipico di un inverno che vuole raccontare e rannicchiarsi mentre lo fa.
Io, in quei giorni ordinari ci vorrei proprio abitare. Nonostante non mi scordi mai di quelli vestiti a festa.
Succede, ad esempio, che in un giorno ordinario oltre che, a rassettare casa e riordinare: mensole, cassetti, armadi e dispense, io mi perda ai fornelli per cucinare più del dovuto.
La pasta fatta in casa, i biscotti e torte di ogni tipo. Niente quanto un buon profumo in un giorno ordinario sa rendermi felice.
Di un giorno ordinario riesco perfino ad amarne il silenzio. Quel modo che ha di starsene in disparte come se non fosse importante. Invece, non sa che è quel restarsene lì, silente, a renderlo unico.
In un giorno ordinario il tempo sì dilata allontanando i rumori della città. Ci si culla dentro un profumo, si afferra una carezza inaspettata.
Torta di clementine
Cosa occorre:
200g di farina di farina di farro
130g di zucchero semolato
3uova
350g di polpa di clementine
70g di burro morbido
1 bustina di lievito per dolci
Per la glassa:
120g di zucchero a velo
50g di succo di clementine
Come procedere:
In una casseruola portate ad ebollizione l’acqua ed immergeteci le clementine. Fatele bollire fino a quando si saranno ammorbidite.
Toglietele dal fuoco e scolatele. Frullatele fino ad ottenere una polpa.
Mettete da parte e fate raffreddare.
Nella ciotola della planetaria lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite un uovo alla volta, la farina, il lievito e la polpa. Mescolate e versate il composto nello stampo ( il mio dal diametro di 18cm) precedentemente imburrato. Infornate a 180º per 35/40 minuti.
Sfornate e fate raffreddare.
Intanto preparate la glassa.
In un pentolino, mescolate il succo delle clementine con lo zucchero a velo fino ad ottenere una glassa liscia e omogenea. Se lo riterrete necessario unite un cucchiaino di amido.
Versate sulla torta non appena si sarà raffreddata.
Per la ricetta ho tratto ispirazione dal libro di Marianna Franchi
Che profumo….!!
Grazie carissima 😉 felice ti piaccia
Molto!
Il silenzio nei giorni ordinari,un profumo,una carezza inaspettata…Come sempre disegni lee sensazioni,sono identiche alle mie di questi giorni ordinari.Mi manca solo il disegno più bello:laa tua torta di clementine ????????
Tutto quello che serve è a portata di mano. Sotto ai nostri occhi possiamo distinguere e afferrare le cose belle. Nei giorni ordinari c’è il profumo semplice dei dolci appena sfornati e che, attendono solo di esser condivisi.
Questo dolce mi ha catturata…sai che amo alla follia gli agrumi e che dire…quella colata dolce è davvero la fine del mondo!
Mi spiace che tu sia stata malata, io ho una sinusite brutta ma brutta che non mi vuole abbandonare, cavolo…
Ti abbraccio e buon inizio d’anno…alla grandissima!
Simo spero tu stia meglio adesso! Io ci ho messo un po’ a riprendermi. Troppo alta la febbre per passare via in fretta.
Mi consolo con la cucina, i sapori e i profumi. Se poi profumano di agrumi ancor di più.
Vorrei anche io un giorno ordinario come il tuo. Mi piace tanto tanto. Io sono un’amante del silenzio 😉 le clementine vanno cotte con la buccia o senza?
Ciao Elena! Vanno cotte con la buccia, poi le frulli e le passi in un colino per setacciare la polpa. Ti piacerà moltissimo ☺️
Lo sai, mi hanno colpito subito quei due spicchietti… mezzelune vicine, messe al centro e in cima, a dominare e prendere tutto il sole che c’è. Lo sciroppo fa scivolare parole, ancor prima dei giorni ordinari o speciali che siano e dei progetti che bussano, che un po’ hanno urgenza e un po’ si tengono al caldo… la stagione arancione è nel pieno, ci sono tanti agrumi da spremere e tanti stampi da scegliere, alla fine so che si ritorna sempre alla forma tonda, quella senza spigoli… c’è un perchè a tutto, anche agli inizi, alle ricette più amate, a come siamo, a cosa vogliamo, a come viviamo e cuciniamo…
Quelle due piccole mezzelune stanno in cima a ricordare ai giorni ordinari la luce quando fuori è troppo buio. Se ne stanno in alto mentre intorno le cose futili scivolano. Ci si prende cura delle cose che contano, quelle importanti che amiamo e teniamo strette. Si torna alle origini, alle forme che conosciamo, alle strade meno ripide per dare senso ai passi fatti. Pezzi di sole come scorci di felicità.
se solo un decimo delle persone di questo mondo sapessero disegnare l’ordinario come lo fai tu, saremmo tutti molto più felici! sei sempre speciale! ti abbraccio e mi segno la tua ricetta: ludovica ha sviluppato una passione per le clementine che va cavalcata! 😉
Allora, questa è da provare con la Ludo quanto prima. Mi prendo tutto il tuo abbraccio e lo ricambio con affetto Elena ❤️
Questa torta deve essere semplicemente sublime 🙂
Sempre bello leggerti ed ammirare le tue foto…
Un bacio
Ila
Grazie Ilaria! Felice ti piaccia ☺️
Questa l’avevo vista su IG e mi ha colpita in un istante! Amo moltissimo gli agrumi e ogni sabato mattina ne approfitto: c’è un ragazzo di Catania che, alla bancarella in piazza sotto casa, vende delle arance divine e delle clementine fantastiche, oramai ci vado con il carrellino e meno di 6 chili a botta non me li toglie nessuno 🙂 . Con le clementine di dolci non se ne vedono molti, di solito si usano i mandarini (almeno nella mia città quasi introvabili) e questa torta quindi per me ha un che di particolare e di delizioso : tengo da parte la ricetta per quando la potrò mangiare, è una meraviglia!
Un bacio 🙂
Quanto mi piace leggerti … racconti la realtà come fosse poesia; la lentezza dei giorni ordinari ♥ anche a me piacciono molto i giorni ordinari, quelli “normali” con le mie abitudini, che tanto amo. La passeggiata, estate e inverno, ora imbaccuccati fino all’inverosimile. Io e Gabriele (il piccolo di casa) che ci guardiamo con gli occhi ridenti, che spuntano tra cappello e sciarpa, con il naso rosso … e poi preparare insieme il pranzo e poi e poi e poi … la quotidianità dei nostri giorni ordinari. La tua torta è una delizia e io adoro tutti i frutti arancioni, sanno di coccole e vitamine. Buon fine settimana Meli, un bacio
Ciao! Sto provando ora a dare questa torta che sembra deliziosa! Ho un dubbio, le clementine vanno fatte ammorbidire con la buccia e poi frullate.. però la polpa che ne ho ricavato è amara. Ho sbagliato qualcosa? Dovevo sbucciarle dopo essere state in acqua? Grazie mille!
Ciao! Puoi aggiungere più zucchero all’impasto per compensare, il contrasto sarà delizioso. Io ho eliminato tutta la pellicina bianca, magari se volessi rifarla prova così.
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