lievitati.

Brioche allo yogurt, e nuove consapevolezze.

La mia cucina nel corso di questi anni ha subito diverse trasformazioni. La prima, in stile moderno, di un rosso fuoco brillante, era dotata di spazi piccoli e poco confortevoli.
Era essenziale, molto minimal e pochi pensili, quelli necessari per contenere quel tanto che basta.
Non c’era spazio per le scorte, per le conserve…solo ciò che serviva, e questo implicava costantemente liste e spese giornaliere.
Guardando riviste e sfogliando online mi invaghivo di mensole rustiche, colme di barattoli, dispense aperte con le stoviglie messe in esposizione. Vetrinette antiche, moderne, rivestimenti classici o contemporanei prendevano forme nuove rassomigliando a qualcosa di confortevole, allontanandosi da quello che fino ad allora avevano rappresentato.
L’acquisto della seconda cucina non era solo indispensabile per colmare il vuoto degli spazi che mancavano, ma il sogno di tutta una vita.
È più di ogni altra cosa, più dei fornelli, del frigo e di altri elettrodomestici, niente aveva importanza come la dispensa. Aggiungerei anche il forno, poiché del primo non ho un buonissimo ricordo. Ottimo nel bruciare tutto o non cuocere affatto! Certo che se ci penso, Dio solo sa quello che ho passato a stargli dietro.

La mia dispensa è dotata di 12 mensole, 6 per ciascun mobile, 3 cassettoni e uno scaffale ampio.
Occupandomi di fotografia di cibo capirete anche voi che, nel corso degli anni ho accumulato in maniera compulsiva tessuti e props di ogni genere. Dai piatti più antichi ricercati nei mercatini, a ceramiche moderne, raffinate ed eleganti. È semplice convenire che una dispensa serviva solo per questo.
La restante parte contiene barattoli pieni di cereali, farine e frutta secca. C’è spazio a sufficienza per scorte che potrebbero sfamare una famiglia per mesi interi.

E in un momento così delicato dettato dal lockdown ho capito che, certe cose, in dispensa sono da rivedere.
A detta di molti, farine e lievito sono andati a ruba, io per fortuna (se così vogliamo chiamarla) questo intoppo non l’ho avuto. Le Farine ne tengo sempre abbastanza per evitare di trovarmi senza proprio nel momento del bisogno. Per la storia del lievito, dopo l’addio del lievito madre (che ho intenzione di riprendere) mi sono munita del lievito di birra secco, si conserva meglio e dura di più.
Questo lockdown mi ha permesso di eliminare gli sprechi di tutti quegli ingredienti poco utili in cucina.
Le liste della spesa si sono allungate di più, ma arricchite di beni necessari, quali legumi, verdure o prodotti da surgelare.
Ho dovuto rivedere il frigo e il freezer, quest’ultimo da sempre poco utilizzato.


ORGANIZZATi per tempo tenendo conto di quello che si ha , al fine di scrivere liste più consapevoli.
Ho dato spazio a legumi e verdure cucinandole con largo anticipo. Ho organizzato le colazioni settimanali con la preparazione di almeno una brioche e un cake.
Ho sistemato tutto dentro sacchetti per freezer e sfornato la sera, per il mattino.
Ho preparato il pane per la settimana, classico come quello che faceva mamma, ma con il mio metodo. Non mi sono privata della pizza ed il venerdì è il giorno in cui la si impasta.
Mi sono concentrata a cucinare più per me che per gli altri, questa probabilmente è stata la mia scoperta più grande. Mi ha arricchito e concesso la possibilità di dedicarmi alle cose che più amo. Come la preparazione di cose semplici che richiedono un tempo lento. Come una brioche allo yogurt che inonda la cucina del suo buon profumo.

PRENDI QUESTO TEMPO per reinventare anche un semplice piatto, una pasta fresca o per fare qualcosa che conosci poco, magari panificare o sfornare torte golose. Io, ad esempio, ho dedicato più tempo ai lievitati e perfezionato le piccole cose che rendono perfetta una semplice brioche. Soffice e profumata come poche, arricchita da una dose di marmellata ai fiori di sambuco.


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Nutrition facts: 200 calories 20 grams fat
Rating: 4.1/5
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Ingredients

  • 500 g di farina
  • 170 ml di latte tiepido
  • 130 g di yogurt bianco
  • 2 uova
  • 100 g di zucchero
  • 4 g di lievito di birra secco

Instructions

  • Nella ciotola della planetaria munita di gancio a foglia mescolate la farina, il lievito e lo zucchero.
  • Sostituite il gancio a foglia con quello ad uncino e incorporate le uova uno per volta. Non abbiate fretta di inserire gli ingredienti.
  • Unite lo yogurt e a filo il latte a t. a. 
  • l'impasto si dovrà incordare mescolando almeno 10/15 minuti a media velocità.  Quando sarà liscio trasferitelo in una ciotola capiente e lasciate lievitare fino al raddoppio.
  • Trascorso il tempo, sgonfiate l'impasto, pesatelo e ricavatene  5 porzioni uguali.
  • Formate delle palline assicurandovi di pirlare (termine che si usa per indicare la chiusura di un panetto) l'impasto.
  • Trasferitele nello stampo ( io per dargli questa forma cosi alta ho utilizzato quello da chiffon cake) voi potete usare qualunque altro stampo.
  • Lasciate lievitare fino al raddoppio (2 h per me) e spennellate la superficie  con il latte
  • Preriscaldate il forno a 180° e fate cuocere per 40 minuti forno ventilato

11 commenti

  1. Buongiorno, grazie per la risposta.
    Ne avrei altre però : vorrei sostituire la quantità di lievito di birra col Lievito madre ,che è quello che ho in casa perchè l’altro non si trova 🙁
    In che quantità? E i tempi di lievitazione cambiano?
    Grazie della pazienza
    Carlotta

    1. Buongiorno Carlotta, nessun disturbo! Puoi utilizzare anche 100/120 g di lievito madre. I tempi di lievitazione sono sempre differenti poiché dipendono dall’ambiente. Ad ogni modo, copri la ciotola con un canovaccio umido e lascialo riposare dentro al forno. ????

  2. Ciao, mi stuzzica la ricetta è vorrei provare a farla, ma la mia domanda è che tipo di farina hai usato o meglio vorrei sapere la forza della farina. Grazie

  3. Stupendo! e l’dea dello stampo mi sembra magnifica!! Io non lo uso mai, ti copierò l’dea . Ci proverò in settimana! E grazie per la ricetta e le “nuove consapevolezze”.. Baci

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