È accaduto di nuovo. Mi sono ritrovata a sfornare l’ennesima brioche di questa quarantena. Non so come accada, impasto mentre faccio altre cose senza neppure rendermene conto. Impasto quando la moka borbotta sul fuoco e schizza fuori tutta l’aroma del caffè. Quei minuti preziosi tra me e un rituale al quale non so rinunciare. Distendo i pensieri e focalizzo le forze per acquisire nuove energie.
Impasto mentre il mio nuovo lievito prende vita molto lentamente, nutrito con costanza ogni giorno come fosse un figlio, e tenuto stretto da un elastico quasi per timore di smarrirsi.
È una storia lunga fra me e lui, un amore passionale che accenna a sbocciare, ma al riparo da occhi indiscreti.
Mi ritrovo tra le dita l’impasto appiccicoso proprio in quel preciso istante in cui tutto tace, quando i rumori si assopiscono e lentamente l’aria si fa mite.
C’è un venticello leggero che trapassa le persiane, il sole cocente spinge per valicare le barriere mentre la luce che resta, si posa leggera.
Ad occhio nudo capisco quando l’impasto ha bisogno di altri liquidi, constato il calore del latte col dito per accertarmi che vada bene.
Gli condendo il suo riposo mentre sul fuoco la cena si cuoce lentamente e i profumi inondano tutta casa.
Non è solo una questione di farine, questo smisurato amore per i lievitati, ma uno stretto legame che si insidia dentro e non accenna ad andarsene. Vi innamorerete anche voi di questa brioche un po’ hokkaido, un po’ babka, con vortici golosi al cioccolato.
Adesso, ti resta solo da dirmi se c’è una brioche che preferisci?



Per la doratura: 1 uovo Il metodo Tangzhong o comunemente chiamato anche water Roux può essere utilizzato quando è completamente freddo.
E' preferibile prepararlo la sera prima o lasciarlo riposare 4 h in frigo prima dell'utilizzo.
Prima di incorporarlo all'impasto e' consigliabile tirarlo fuori dal frigo 30 minuti prima.
INGREDIENTI
Per il Tangzhong:
Per l'impasto:
Per la crema al cacao:
PREPARAZIONE
Procedimento:
Per l'impasto:
Per la crema al cacao:
NOTE




6 commenti
Mamma mia è pazzesco, sembra un cuscino di morbidezza. Ti dirò, io sono democratica, mi piacciono tutte, anche se forse la prima preferita è il pain au raisins.
Accipicchia! Come non amare quella brioche! È difficile anche per me scegliere, ma queste ultime pubblicate hanno davvero lasciato il segno. Sono felice ti piaccia Elena, è davvero così morbida. Un abbraccio 🤗
Impasti quasi distrattamente, quasi totalmente presa in altri pensieri , come se l’azione di impastare fosse una musica di sottofondo che ti accompagna mentre fai altro, perchè è un’azione che ti viene talmente naturale che il capolavoro è assicurato ogni volta. Una più bella dell’altra le tue brioche. Veri batuffoli !
La cosa assurda è che sarà difficile uscire da questo vortice, una volta iniziato non si smette più.
Mi sono sempre piaciuti i lievitati, c’è davvero del conforto dietro un semplice impasto, quelle azioni naturali che si ripetono ogni giorno…i gesti semplici, i profumi che rassicurano.
Un abbraccio 🤗
Meravigliosa!
Ti ringrazio ☺️ buongiorno